Possibile riforma della parte IV del TUA sulla gestione dei rifiuti

Normativa - 20 Ottobre 2022
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Lunedì 26 settembre è stato pubblicato l’Atto 433 "Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116, di recepimento della direttiva (UE) 2018/851, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, e della direttiva (UE) 2018/852, che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio". Il riferimento è al D.lgs. integrativo e correttivo del D.lgs. 116/2020, approvato dal Consiglio dei ministri n. 95 del 16 settembre 2022. Si tratta di una revisione parziale di quella riforma che recepiva una delle Direttive UE per l’economia circolare, il cui “Pacchetto” conteneva le proposte di revisione delle principali Direttive sui rifiuti (Direttiva quadro, imballaggi, discariche, RAEE, batterie e accumulatori e veicoli a fine vita).

Nello specifico, le correzioni influiranno sulla parte IV del D.lgs. 152/2006 - TUA (Testo Unico Ambientale) sulla Gestione dei rifiuti. Tra gli aspetti inclusi, anche la prevenzione della produzione dei rifiuti, il loro recupero e smaltimento, classificazioni, responsabilità, ecc...

Delle novità che il nuovo decreto introdurrà, si possono citare, a titolo esemplificativo, le seguenti: modifiche ad alcune definizioni (es. rifiuti urbani e speciali), divieto di incenerimento per i rifiuti raccolti in modo differenziato, modifiche relative al trasporto intermodale, e la riduzione obbligatoria della tariffa rifiuti per tutte le utenze che effettuano l'autocompostaggio o il compostaggio di comunità.

In generale, i cambiamenti riguarderanno, quindi, oltre alle definizioni, anche la responsabilità, le discipline EPR (Responsabilità Estesa del Produttore), i registri, le autorizzazioni, la classificazione, il Formulario di identificazione dei rifiuti (FIR), il Vademecum End of Waste (EoW).

Secondo quanto riportato nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministril’obiettivo delle correzioni è quello di “garantire un coordinamento e una coerenza normativa in seguito alle modifiche e alle abrogazioni che nel corso degli ultimi due anni hanno interessato il Codice dell’ambiente”. Si attendono, quindi, conferme.

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ambiente@silengineering.it

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